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Motivazioni |
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motivazioni |
Con i suoi 8680 km2 la
Corsica è la quarta isola del Mediterraneo. Dista circa 12 km dalla Sardegna,
80 km dal promontorio di Piombino ed oltre 150 km dalle coste della Francia.
Allungata in direzione Nord-Sud, misura circa 180 km dalla Latitudine Nord
43°00’40” di Capo Corso ai 41°21’50” di Capo Pertusato. Questi due capi
separano il settore orientale, poco frastagliato e ricco di spiagge, da
quello occidentale, roccioso, accidentato e sempre esposto ai venti di
Libeccio e Ponente. La popolazione della Corsica è di
circa 300.000 abitanti, per una densità di quasi 35 abitanti per km2,
in realtà molti di meno al difuori delle zone abitate, dove spesso non si
incontrano persone ed edifici per svariati km. L’isola è quindi un vero paradiso, o
ultima spiaggia che dir si voglia, per numerose specie animali e vegetali
delle quali l’uomo restringe continuamente i territori. Il gabbiano corso, le
tartarughe marine, i rapaci, gli uccelli migratori, hanno scelto ques’angolo
di Mediterraneo per nidificare, accoppiarsi e sopravvivere. La rarità e l’unicità dei luoghi naturali va conosciuta e protetta al disopra di qualunque altro valore e la Corsica, perla francese dei nostri mari, è uno di questi luoghi. la cultura del kayak da
mare
Sottocosta, Associazione Italiana per
la Cultura e Diffusione del Kayak da Mare, è l’unica a livello nazionale che
si occupa della preparazione dei tecnici istruttori di questa disciplina,
richiedendo elevati standard professionali. Tra le conoscenze che i tecnici
sono invitati a trasferire è anche presente il rispetto del mare e, più in
generale, della natura. In particolare, alcuni tecnici di
Sottocosta pubblicano spesso articoli di vario interesse sul sito
dell’associazione e su riviste di turismo e di sport. L’impegno sempre più
ampio dei soci nel diffondere il kayak da mare è indirettamente legato alla
diffusione di una “cultura del kayak da mare” che ingloba anche il rispetto e
la salvaguardia del mondo in cui viviamo. Così i membri della spedizione prolungheranno il loro soggiorno nell’isola, dopo averne effettuato e documentato il periplo, per poter raccogliere informazioni e documentarsi su quello che succede “dietro le quinte” di una costa che, a prima vista, appare intatta ed incontaminata, portando a termine la documentazione video necessaria alla realizzazione del documentario. |
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