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CORSE 2004 - KAYAK EXPEDITION

 

 

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CORSE 2004

 

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Il progetto

 

    Che cosa faremo.

 

Il periplo di un’isola come la Corsica, le cui coste misurano quasi 300 miglia ed i cui mari possono spesso risultare impegnativi anche per navigati marinai, richiede un buon allenamento, capacità di adattamento ed una consolidata esperienza di vita all’aria aperta, campeggio e bivacco.

Un kayak da mare, lungo circa 5 metri, è dotato di ampi gavoni stagni che consentono il trasporto delle attrezzature da campeggio, lo stivaggio dei viveri e degli equipaggiamenti di sicurezza. Tali imbarcazioni consentono un’autonomia di circa 7-8 giorni, effettuando le soste notturne in spiagge e coste altrimenti inaccessibili con altri natanti.

Come dei pionieri di un reinventato modo di fare turismo, cavalcheremo le onde per poi raccontare la nostra avventura. Quello che ci proponiamo di fare è semplicemente sperimentare in prima persona la nostra idea di viaggio alternativo, per poi trasmetterne l’esito attraverso un’ampia e multiforme documentazione (articoli, filmati, proiezioni, conferenze, ecc.).

A tal fine, seguirà alla circumnavigazione in kayak dell’isola, un tour nell’entroterra per raccogliere immagini e testimonianze utili a scoprire ed a conoscere più a fondo la realtà di un’isola ricca di storia, natura e cultura. In questo secondo momento verranno effettuate anche le altre riprese in mare, necessarie al completamento del documentario sul “viaggiare in kayak”.

 

    Organizzazione logistica.

 

Il giro in kayak non verrà supportato da alcun aiuto esterno. Muscoli, tendini e pagaie saranno il nostro “motore pulito”.  A bordo dei kayak avremo tutto il necessario per vivere, viaggiare ed eventualmente sopravvivere in mare.

Ogni giorno, partendo alle prime ore del mattino, navigheremo per decine di km.

Ogni giorno, all’imbrunire, inizierà la ricerca di un approdo ove trascorrere la notte.

Ogni giorno, per 15 giorni, saccoletto e tenda saranno il nostro solo rifugio.

In kayak, il percorso giornaliero varia dai 30 ai 50 km, in relazione alle condizioni meteomarine.; due settimane dovrebbero essere sufficienti a portare a termine l’impresa. Le difficoltà principali possono essere in qualche caso il reperimento di acqua potabile, l’assenza di approdi sicuri e gli imprevisti del mare.

Molta cura sarà posta nella scelta del cibo: leggerezza, compattezza e deperibilità sono quei fattori da tenere in considerazione, oltre alle buone caratteristiche nutrizionali degli alimenti che porteremo in kayak. Dove possibile verrà praticata la pesca alla traina, per una “caccia” di sussistenza.

L’equipaggiamento di sicurezza in dotazione ad ogni imbarcazione è di primaria importanza. Il giubbotto salvagente è dotato di tasche che contengono: coltello, tappanaso, occhialini, cima di sicurezza, fischietto, moschettoni, luce d’emergenza, barrette energetiche. A bordo del kayak, nel pozzetto trovano posto razzi di segnalazione, boette luminose, dispositivi di svuotamento, acqua potabile, telefono cellulare e/o satellitare, giacca impermeabile, attrezzature fotografiche e video. Sulla coperta sono alloggiate pagaia di rispetto, cima di traino e paddle float.

Il tour dell’entroterra verrà poi effettuato a bordo di un camper opportunamente attrezzato, che trasporterà la troup televisiva, le attrezzature da campeggio ed i kayak.

 

 

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